Di fronte al massacro in atto nella Siria del Nord, è necessario rafforzare il movimento di opposizione alla guerra condotta dallo stato turco (con il beneplacito di Siria, Russia e paesi NATO), di solidarietà alle popolazioni del Rojava e a sostegno della sperimentazione politica e sociale in quella regione.
In particolare è da smascherare il ruolo dello stato italiano che nonostante le dichiarazioni del governo di questi giorni sostiene apertamente la politica militare di Ankara. L’Italia e la Turchia sono entrambe nella NATO, e solo nel 2018 l’Italia ha venduto armi alla Turchia per un valore complessivo di 362,3 milioni di euro. Nonostante i proclami la consegna di armi continuerà anche nei prossimi anni. L’Italia mantiene inoltre una missione militare inquadrata nella NATO a supporto dell’esercito turco, proprio al confine tra Siria e Turchia con circa 130 soldati e una batteria antimissile.
Facciamo appello alla partecipazione alle varie manifestazioni previste nei prossimi giorni e in particolare il 26 ottobre a Milano e il 1 novembre a Roma e Trieste.
Convegno nazionale della FAI
20 ottobre 2019
Qui il comunicato della Commissione Relazioni Internazionali della FAI